Ri-progettare il Futuro

Niente nella vita va temuto: dev’essere solamente compreso. [Marie Curie]

Salve a tutti, non è male sentirsi nella condizione di benessere che permette una ri-progettazione del proprio futuro alla luce delle vissute esperienze; orbene nel mio caso che non ritengo essere isolato è proprio cosi! In primo luogo ciò è riconducibile a convincimenti di natura intima che si delineano e si concretizzano grazie all’attraversamento di certe esperienze che essendo  forti e intrise di riflessioni, mettono a dura  prova, spesso rimuovendo degli equilibri consolidati. L’esperienza di natura oncologica è una di queste. L’attraversamento di queste patologie e la nuova consapevolezza del valore della vita, spesso schiudono il nuovo concetto del Sè, che modificato, trasporta in superficie la neonata condizione dell’essere.

Si potrebbe sostenere che, in fondo in fondo quando le cose vanno per il verso giusto in termini di ripresa, è  facile parlar cosi; forse c’è del vero in questa considerazione, ma posso assicurare che la precarietà e la nuova consapevolezza sono e saranno i futuri compagni di viaggio della propria esistenza. A mio avviso, non dovrà più spaventare tale condizione, bensì essere ricollocata al posto giusto nella gerarchia delle proprie priorità, favorendo cosi il riordino continuo delle stesse. Buona lettura e soprattutto buon ascolto di questo meraviglioso brano del grande Renato Zero.