L’analfabetismo funzionale.

Buona giornata e buona lettura, riprendo la pubblicazione di un nuovo argomento che a mio avviso merita la giusta attenzione. La questione dell’analfabetismo funzionale, innanzitutto vediamo la accurata definizione di tale termine. Il passaggio successivo è l’ambito di applicazione nel quale sempre di più si riscontra questo notevole disagio.

Il 24 gennaio 2018 il dott. Franco DiMare (giornalista della testata RAI1 ) nella sua quotidiana rubrica “sarò Franco” ne traccia i contorni e rende egregiamente l’idea di ciò a cui mi riferisco. Per gli appassionati lettori riporto il link specifico . (bisogna registrarsi per fruire del contenuto) Va da se che la “sudditanza” tipica delle frange di popolazione sottomesse, in ogni strato sociale e culturale, è e rimane terreno fertile per tali mostruosità.

Varrebbe la pena chiedersi nella parte finale di questo primo ventennio del XXI secolo, quali prospettive riserva un proliferare sregolato di tecnologie (massive), somministrate  senza il bilanciato supporto di una adeguata “memoria” storica e culturale.

Preso atto che l’informazione “regolata” spesso è carentemente e celebrativa,  somministrata  dagli agenti  della formazione, famiglia, media e scuola (in primis), il quesito che emerge, è : quale valenza formativa si veicola? Sperare che non ci  troviamo di fronte a gruppi di potere che non hanno nessun interesse concreto al benessere ed allo sviluppo della collettività, è il mio auspicio conclusivo da inguaribile ottimista. Forse è tutto un disordine (volitivo)?